Virilità (film)
Virilità | |
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Titolo di testa del film | |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1974 |
Durata | 96 min |
Genere | commedia |
Regia | Paolo Cavara |
Soggetto | Gian Paolo Callegari |
Sceneggiatura | Giovanni Simonelli e Gian Paolo Callegari |
Produttore | Carlo Ponti |
Casa di produzione | Compagnia Cinematografica Champion |
Distribuzione in italiano | Interfilm |
Fotografia | Claudio Cirillo |
Montaggio | Mario Morra |
Musiche | Daniele Patucchi |
Scenografia | Lucio Valentini |
Costumi | Danda Ortona |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Virilità è un film italiano del 1974 diretto da Paolo Cavara.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]In un paese della Sicilia orientale don Vito La Casella, industriale del pesce in scatola, ha divorziato e si è risposato con la giovane segretaria Cettina. A causa della sua esuberanza, l'uomo ha una reputazione da don Giovanni e non perde occasione nel dimostrare ai paesani la sua virilità.
Dopo tre anni di studi a Londra, il figlio Roberto avuto dalla prima moglie, torna in paese accompagnato da due amici. Don Vito confonde i sessi dei due giovani: infatti fa il baciamano al ragazzo, che crede donna per via dei capelli lunghi, e fa portare le valigie alla ragazza, che crede uomo, perché porta dei jeans e capelli molto corti.
Don Vito, come vuole la tradizione siciliana, tenta di combinare le nozze tra suo figlio Roberto e Lucia, figlia del farmacista del paese. Roberto, che aveva respirato aria di libertà a Londra, rifiuta il matrimonio combinato. Questo scatena l'ira di Lucia che, vedendosi rifiutata, mette in giro la voce della presunta omosessualità di Roberto. Voce che in poche ore diventa certezza e che arriva alle orecchie del padre di Roberto, don Vito, che va su tutte le furie e non accetta che il nome dei La Casella sia infangato da tale vergogna.
Intanto Roberto e Cettina, seconda moglie del padre, intraprendono una storia d'amore, che conducono clandestinamente, mentre don Vito è fuori casa. Rientrato improvvisamente, don Vito sorprende i due amanti in camera da letto, ma riesce a non farsi vedere. Pur sentendosi tradito dalla moglie e dal figlio, in cuor suo è sollevato nel vedere che Roberto è un uomo, e non un omosessuale come dicono in paese.
Ora don Vito è dilaniato dal dubbio se sia meglio essere cornuto o avere un figlio omosessuale: dopo varie vicissitudini si decide e fa in modo che la relazione tra il figlio e la moglie diventi pubblica: così la proverbiale virilità dei La Casella è salva.
Alla fine, don Vito si pente di essersi risposato e confessa che al referendum abrogativo della legge per il divorzio voterà contrario al divorzio, così non sarà mai stato sposato per la seconda volta e quindi non sarà mai stato nemmeno cornuto.
Box office
[modifica | modifica wikitesto]Il film incassò 1 miliardo e 261 milioni.[1]
Luoghi delle riprese
[modifica | modifica wikitesto]- Il film è stato girato a Forza d'Agrò con alcune scene ambientate a Sant'Alessio Siculo e Giardini Naxos, tutti comuni della Provincia di Messina.
- La chiesa che appare nel film è la chiesa madre di Forza d'Agrò, chiesa che appare anche nel film Il padrino di Francis Ford Coppola.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sandro Casazza, "Il tramonto della zia sexy", La Stampa, 11 gennaio 1978.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Virilità
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Virilità
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Virilità, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Virilità, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Virilità, su FilmAffinity.
- (EN) Virilità, su Box Office Mojo, IMDb.com.